Quando la bellezza diventa una malattia
Un’epidemia moderna

Oggi parleremo di bellezza in una maniera del tutto diversa da quella solita o da quella che ci si aspetterebbe, prendendo in esame quella che è stata definita la “malattia della bellezza”, visto che pare proprio essere, ad ora, un'”epidemia” in crescita.

bellezza tristezza


Di cosa si tratta
Da diversi anni si osserva un fenomeno che riguarda principalmente le donne: molte donne, per quanto brillanti, talentuose, realizzate e di successo, dedicano un tempo eccessivo a preoccuparsi del proprio aspetto fisico. Il desiderio di sentirsi belle è centrale; in qualche caso diventa persino preponderante, andando a sovrapporsi se non a sostituirsi ad altri obiettivi e interessi nella vita.

Gli studiosi che si occupano da tempo di questo fenomeno hanno osservato che queste donne “affette” da questa “malattia”, sono costantemente preoccupate per il loro peso, per lo stato della loro pelle, per la comparsa di rughe, o per non assomigliare in nessun modo ai modelli imposti da moda e social.
Questi pensieri, che potrebbero con leggerezza essere considerati superficiali, in realtà rappresentano preoccupazioni vere, in grado di generare ansia e malessere interiore. Infatti, potrebbe essere facile pensare: queste donne mature, realizzate e intelligenti non sono così ingenuamente influenzate e influenzabili dalle immagini dei media. E invece è proprio così: nessuna donna pare esente da un possibile “contagio”.

Una ricerca vera e propria in merito è stata svolta: le risposte alle domande delle partecipanti sottolineano la loro consapevolezza riguardo ai modelli irrealistici e alle distorsioni alle quali è sottoposto il corpo delle donne dai media. Il campione si è dimostrato, allo stesso tempo, sia consapevole che le immagini a loro mostrate non rappresentavano la norma, sia di essere influenzato da esse.
Quindi il risultato degli studi ci dà una buona e una cattiva notizia: la prima è che le donne sono consapevoli delle distorsioni della realtà offerte dai media, ma la seconda è che questa consapevolezza non sembra fare differenza, visto che il senso di inadeguatezza viene comunque suscitato e permane.

Tutto ciò costituisce quella che viene definita la "malattia della bellezza".
Fino ad adesso abbiamo parlato solo di donne, ma la loro non è un’esclusiva: infatti colpisce anche gli uomini, sebbene le donne siano più inclini a disprezzare il proprio corpo, a investire più tempo e denaro per la bellezza e presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbi alimentari in relazione a questa problematica.

L'esposizione a ideali irrealistici peggiora la percezione della realtà.
La malattia si manifesta quando l'attenzione sul proprio aspetto fisico soppianta altri interessi cruciali della vita e il pensiero relativo all’aspetto del corpo nella sua totalità o solo in alcune parti diventa ossessivo.
Infatti, vivere in una cultura che sovraccarica l'importanza della bellezza ha un impatto devastante sulla salute mentale e sull'autostima.


Come affrontare il problema
La soluzione a quella che abbiamo definito un’epidemia consiste nell’investire meno nella bellezza esteriore e più in aspetti significativi e che durino nel tempo. E poi, senza dubbio, è fondamentale smettere di sovraesporre la mente a modelli irrealistici e incoraggiare un pensiero positivo sul proprio corpo come strumento per esplorare il mondo.

Un altro passo cruciale è educare le giovani generazioni a valutare la bellezza in termini meno centrati sull'aspetto fisico: ridurre il tempo davanti allo specchio e spingere verso una visione più ampia della vita sono passi fondamentali per affrontare questa malattia.
Quello che, infatti, è necessario è un cambiamento culturale, per cui la bellezza sia meno prioritaria e le altre qualità umane siano più celebrate.

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