Il viso perfetto esiste
Tutta questione di proporzioni

La bellezza è spesso considerata soggettiva: si possono apprezzare, in una persona, tanto i tratti del volto quanto caratteristiche meno tangibili quali l’intensità dello sguardo o la dolcezza del sorriso.
È indubbio, però, che alcune caratteristiche vengono riconosciute come universalmente attraenti. Tra queste, le proporzioni del viso giocano un ruolo fondamentale.
L'idea del "viso perfetto", infatti, non si riferisce solo a un concetto estetico, ma si basa su regole matematiche e simmetrie che affascinano l’uomo da secoli.
Scopriamo insieme i principi scientifici che si celano dietro al concetto di perfezione applicata alla bellezza.


Il concetto di proporzioni auree
Il viso perfetto, secondo molti studi, si avvicina al concetto definito dalla sezione aurea, un rapporto matematico che si ritrova spesso in natura e nell’arte. Questo rapporto, pari a circa 1,618, è stato utilizzato da artisti come Leonardo da Vinci per creare opere considerate armoniose, perfette. Applicato al viso umano, suggerisce che alcune proporzioni specifiche tra occhi, naso, labbra e forma del viso contribuiscono alla percezione della bellezza.
Ecco alcuni esempi – mettiti davanti allo specchio munita di centimetro e righello per scoprire quanto il tuo volto si avvicina alla perfezione.

• La lunghezza del viso dovrebbe essere circa 1,6 volte la sua larghezza

• La fronte, il naso e il mento dovrebbero idealmente essere distribuiti in tre terzi uguali: dalla linea dell'attaccatura dei capelli alla linea delle sopracciglia, dalle sopracciglia alla base del naso, dalla base del naso al mento

• La distanza tra gli occhi dovrebbe essere circa uguale alla larghezza di un occhio

• La curvatura delle sopracciglia dovrebbe seguire una linea naturale che inizia dal lato del naso e passa sopra l’angolo interno dell’occhio

• La punta più alta dell’arco delle sopracciglia dovrebbe allinearsi con l'esterno dell'iride

• Gli zigomi dovrebbero essere il punto più largo del viso

• La larghezza degli zigomi dovrebbe essere approssimativamente il doppio della larghezza del naso alla base

• La larghezza del naso alla base dovrebbe essere proporzionale alla distanza tra gli occhi

• La distanza verticale tra la base del naso e la bocca dovrebbe essere uguale alla distanza tra la bocca e il mento

• La punta del naso dovrebbe trovarsi a circa un terzo della distanza tra la linea delle sopracciglia e il mento

• La lunghezza del naso dovrebbe essere approssimativamente uguale alla lunghezza dell’orecchio

• La punta del naso dovrebbe avere un’angolazione di circa 90-100° rispetto al labbro superiore

• La larghezza della bocca dovrebbe corrispondere alla distanza tra le iridi quando si guarda dritto davanti a sé

• L’altezza del labbro superiore rispetto al labbro inferiore dovrebbe idealmente essere in un rapporto di 1:2

• Il mento dovrebbe essere leggermente curvo e non troppo prominente, rappresentando circa un quinto della lunghezza totale del viso

• La larghezza del mento dovrebbe essere proporzionale alla larghezza della bocca


Anche se sappiamo che la perfezione matematica raramente si realizza su un volto umano, queste linee guida aiutano a comprendere meglio come le proporzioni influenzano la nostra percezione.


Simmetria e attrattività
Un altro elemento importante nella definizione della perfezione di un volto è la simmetria facciale. Sebbene nessun viso sia perfettamente simmetrico, possiamo dire che più ci si avvicina a questa caratteristica, maggiore è la probabilità che venga percepito come attraente.


La bellezza dell’imperfezione
Quanto detto finora è il frutto di anni e anni di studi sociologici e scientifici riguardo al concetto di bellezza nel mondo occidentale.
Tuttavia, quello che sappiamo dalla semplice esperienza di tutti i giorni è che i piccoli "difetti" o le asimmetrie presenti in ciascun volto non sono necessariamente un difetto, non arrecano danno alla bellezza, bensì possono aggiungere fascino, rendendo un viso sicuramente unico e memorabile. Pensiamo, ad esempio, a celebri attrici o modelle con caratteristiche distintive, come un naso non proprio dritto e armonioso o delle labbra molto sottili, che hanno contribuito al loro successo e alla loro riconoscibilità in senso positivo.

Laddove queste peculiarità ingenerassero problemi nella percezione della propria immagine e creassero crepe nella propria autostima, oggi abbiamo a disposizione il make-up per minimizzare, scolpire, definire e mettere in risalto, e la medicina estetica per ricreare volumi e proporzioni in modo da avvicinarsi il più possibile all’ideale di bellezza rispondente alle regole universali.

In ultimo, però, vorremmo anche sottolineare che il concetto di bellezza e di proporzioni perfette non è così universale come siamo abituati a pensare nel nostro angolo di mondo. Questa idea, infatti, varia tra culture ed epoche storiche e ciò che è considerato ideale in un contesto potrebbe non esserlo in un altro. Ad esempio, in alcune culture, un viso più rotondo o un naso prominente sono considerati tratti desiderabili, mentre in altre prevalgono ideali di bellezza completamente diversi se non opposti. Oppure ancora: secoli addietro una fronte particolarmente alta e spaziosa era considerata simbolo di nobiltà e grazia, tanto che le acconciature venivano studiate appositamente per esaltarla, mentre oggi viene tendenzialmente mascherata con frange e ciuffi.


La bellezza oggi
Oggi la bellezza celebra la diversità, riconoscendo che ogni viso ha qualcosa di speciale. Le proporzioni possono offrire una guida, ma non definiscono rigidamente ciò che è bello: accettare e valorizzare le proprie caratteristiche uniche è il primo passo per sentirsi davvero belli.

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