Il Seno Perfetto Esiste
Ecco come è cambiato nel tempo

Il seno perfetto esiste! E ce lo conferma una formula numerica: 45-55-20.

Cosa stanno ad indicare questi numeri?

45 sta ad indicare la percentuale del volume del seno che deve stare nella parte superiore al capezzolo, mentre il 55% deve essere in quella inferiore, cosicché si configuri la tanto ammirata forma a goccia; 20, invece, sta per 20 gradi, ovvero l’inclinazione all’insù che deve avere il capezzolo.

Continuiamo con i numeri: la misura ideale è la terza e i seni non dovrebbero essere distanziati fra loro più di due centimetri. Dovrebbero inoltre essere perfettamente simmetrici.

Questo è quello che rappresenta oggi il seno perfetto. Ma non è stato sempre così: il canone ideale di bellezza del seno è cambiato nel tempo ed ha oscillato continuamente fra seni prosperosi e messi bene in evidenza assieme a vitini di vespa e fianchi tondeggianti e seni piccoli su fisici minuti ed esili.

Nei primi anni del secolo scorso, ad esempio, si afferma con forza la figura di una donna libera e disinibita, dalla fisicità piuttosto androgina, ben distante dalla femminilità morbida che ha caratterizzato la fine dell’800. Venivano, dunque, apprezzati, i seni molto piccoli.

Durante gli anni ’30, invece, tornano le forme morbide e i seni prosperosi, ben valorizzati dagli splendidi abiti del periodo. Figure iconiche che incarnano la bellezza dell’epoca sono le famose pin up.

Con gli anni ’60 e la rivoluzione culturale e femminile cambia nuovamente il concetto di bellezza: niente più forme sinuose, ma fisici minuti, filiformi, androgini, dove il seno è veramente piccolo e non in evidenza.

È durante gli anni ’80, con l’affermazione della figura della top model, canone di bellezza universale, che torna di moda anche il seno abbondante, che viene nuovamente messo da parte negli anni ’90, quando la top model di riferimento è Kate Moss, con il suo fisico magrissimo e decisamente androgino.

Dai primi anni 2000 ad oggi il seno torna ad essere di importanza centrale per la bellezza e la femminilità e, come abbiamo visto, non si punta più tanto sulle grandi dimensioni come in passato, quanto più sulle giuste proporzioni.

Anche chi si rivolge alla chirurgia plastica per l’aumento del seno non cerca più solo l’aumento di volume laddove fosse mancante, ma una nuova armonia della figura, un seno proporzionato e in grado di valorizzare l’intera silhouette.

I risultati dei moderni interventi mastoplastica additiva sono molto più naturali rispetto al passato: le protesi di oggi, oltre che essere assolutamente più sicure, danno anche la possibilità di modellare dei seni dall’aspetto naturale, dove vengono valorizzati, più che le dimensioni, il tono, il turgore e la forma, in modo che il “nuovo” seno sia armonioso con la figura, simmetrico e proporzionato al resto del corpo.

Non si dovrà forse rispettare la ferrea regola 45-55-20, ma un seno proporzionato ed equilibrato con le altre forme conferisce di certo un’armonia e un’eleganza che i seni androgini o quelli eccessivamente prosperosi non possono dare.





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